Pubblicato in data 11 Luglio 2025 – di redazione
[Se non avete mai sentito parlare del narcisismo, si tratta di un soggetto che ha una personalità ben definita e particolare. Il suo modo di concepire il mondo è caratterizzato da idee nelle quali si percepisce grande, importante. Proprio per questo motivo esprime il bisogno di essere costantemente ammirato e non ha alcun tipo di empatia nei confronti delle altre persone. Il narcisista non accetta critiche al proprio modo di essere e al proprio operato le teme, ne ha paura. Per difendersi da persone che minacciano la visione grandiosa che hanno si sè stessi, tendono a reagire in maniera aggressiva. Quindi manifestano atteggiamenti che vanno dal senso di superiorità, all'arroganza quasi al disprezzo.
Si tratta di persone che non fanno alcun tipo di autocritica su sè stessi, non accettano di mettere in discussione quello che sono e il loro modo di essere. Il fatto di non essere critici nei riguardi di sè stessi, di non volersi mai assumere la responsabilità di quello che fanno, li porta di fatto a non volere un confronto nel quale si dovranno mettere in discussione.
Per questo motivo avvertendo una propria fragilità, un senso di inferiorità evita il confronto perchè non tollera le critiche. Nonostante presenti caratteristiche del genere, il narcisista è stimolato all'idea di trovarsi in una situazione in cui compete con gli altri. Chiaramente rimane fermamente convinto della propria idea. Si ritiene quindi superiore agli altri e ha il bisogno e la necessità di doverlo e volerlo dimostrare in tutti i modi.
Un'altra caratteristica che lo contraddistingue è quella di voler rafforzare la propria posizione. Considerano la propria superiorità come un dato oggettivo, una sorta di status, vorrà mettere in atto tutti quei comportamenti e azioni che possano in qualche modo rafforzare quello che ritiene essere una condizione immutabile e non discutibile.
Quando un narcisista decide di rivolgersi a un terapeuta per affrontare in maniera seria e consapevole il proprio problema? Di solito l'utilizzo del terapeuta non è collegato a una presa di consapevolezza del problema ma piuttosto a situazioni oggettive che lo hanno costretto a prendere una posizione in tal senso. Vediamo quali sono:
Queste problematiche esposte sono la conseguenza di un atteggiamento nel quale il loro porsi al centro di tutto, il sentirsi persone grandiose, superiori rispetto al resto del mondo, li ha portati a considerare con un certo sprezzo le regole alle quali tutti devono sottostare ma che non valgono ovviamente per loro.
Se dovessimo costruire un quadro psicologico e mentale della personalità narcisista, potremmo identificarla secondo alcune caratteristiche base che andiamo a vedere nel dettaglio:
Per riuscire a capire se una persona soffre di un disturbo narcisistico della personalità, devono esserci dei sintomi precisi che possiamo andare a vedere:
Quali possono essere le cause in base alle quali il narcisista presenta una personalità del genere? Molti affermano che si tratti di fattori di natura ereditaria e ambientale. Le teorie in questo senso sono tante, vediamole tutte nel dettaglio:
Se una persona è affetta da un problema del genere, può avere delle conseguenze che che possono mettere in serio pericolo la sua sfera lavorativa, personale e sociale. Sul piano personale se non riceve tutti i complimenti e i riconoscimenti che secondo lui deve avere, potrebbe reagire in maniera rabbiosa.
Spesso frequenta persone che sono magari conosciute, popolari e hanno un ruolo sociale molto importante. Si tratta di rapporti di facciata e di opportunismo che non hanno nulla a che vedere con un rapporto vero e autentico. Se non ricevono complimenti e non sono trattati in maniera adeguata, mettono in atto comportamenti rabbiosi e furiosi.
Questa loro reazione li porta a utilizzare gli altri, a manipolarli per arrivare ai loro scopi. Chiaramente questo atteggiamento non fa altro che alimentare negli altri un senso di pericolo che li porta ad allontanare personalità del genere. Il senso di solitudine e lo stato depressivo che ne consegue, li spinge verso il terapista.
Quando si rivolgono al terapeuta, dentro al loro animo ci sono un complesso di sentimenti contrastanti e di disturbi di natura comportamentale. Questi sono la diretta conseguenza di situazioni concrete nelle quali il loro sentimento di grandiosità non è stato riconosciuto come tale e accettato dagli altri.
Quindi eventi come il mancato riconoscimento professionale, la rottura di un rapporto affettivo, viene percepito dal narcisista come un fallimento di sè stessi. Per questo motivo si associano sentimenti di tristezza, paura e anche rabbia.
La terapia cognitivo-comportamentale che viene messa in atto serve per prima cosa a fornire al paziente un quadro chiaro di quei pensieri e comportamenti che come tali sono i principali responsabili della condizione di sofferenza del paziente. Successivamente si utilizzerà un approccio basato sulla "ristrutturazione mentale" del soggetto.
In questa fase il terapista non lavora andando a toccare il senso grandioso di sè percepito dal narcisista ma si lavora sul ridimensionamento che il soggetto ha nei riguardi di sè stesso e delle persone intorno a lui.
Il trattamento farmacologico non è adatto ad aiutare il soggetto affetto da narcisismo per modificare i tratti sbagliati della sua personalità, viene invece utilizzato per curare stati secondari correlati al problema che si possono manifestare quali:
Si utilizzano in tal senso farmaci quali gli anticonvulsivi e quelli che stabilizzano l'umore
È un disturbo della personalità in cui il soggetto ha un senso grandioso di sé, mancanza di empatia e bisogno eccessivo di ammirazione.
Fragilità interna, bisogno di ammirazione, senso di superiorità, mancanza di empatia, comportamenti manipolatori e reazioni aggressive alla critica.
Spesso eventi critici come problemi legali, familiari o lavorativi lo spingono a consultare uno specialista, non una reale consapevolezza del problema.
Cause familiari, ambienti iperprotettivi o permissivi, traumi infantili come il bullismo, ed elementi di predisposizione genetica.
Con terapia cognitivo-comportamentale e, in casi specifici, farmaci per disturbi secondari come ansia o depressione.
No. Le informazioni fornite sono a scopo informativo. Per una diagnosi corretta è necessario rivolgersi a uno specialista qualificato in salute mentale.
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